Prima tappa nel porto di Ancona dell’edizione 2022 degli Italian port days, organizzati dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, con un programma che coinvolgerà in tutto il mese di ottobre i porti di Pesaro, San Benedetto del Tronto, Pescara e Ortona. La manifestazione nazionale è coordinata da Assoporti, l’associazione delle Adsp, con l’obiettivo di avvicinare e far conoscere alle comunità la vita e il funzionamento dei porti. La quarta edizione degli Italian port days è dedicata ai giovani e ai bambini per sensibilizzarli sui temi della sostenibilità dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Dal 3 al 5 ottobre, l’Adsp del mare Adriatico centrale promuoverà dei laboratori sulle attività portuali alla Mole Vanvitelliana in collaborazione con gli istituti scolastici della città e il Comune di Ancona, a cui parteciperanno più di 200 alunni delle elementari e delle medie.
I bambini saranno protagonisti di esperienze laboratoriali in cui potranno esprimere la propria creatività e immaginazione costruendo la propria idea di porto con l’utilizzo dei prodotti Lego e, per i più grandi delle medie, della metodologia Lego-Serious Play. Con i mattoncini saranno stimolati, con il supporto di esperti, a progettare il porto di oggi e del futuro ispirandosi all’ecosostenibilità. I laboratori proporranno tecniche legate al mondo Stem, le discipline scientifico-tecnologiche, con cui sperimentare concretamente la propria attività progettuale e manuale.
“Il valore degli Italian port days è nel voler avvicinare le persone e le comunità alle attività portuali - afferma Vincenzo Garofalo, presidente Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale -. Quest’anno l’attenzione è rivolta ai bambini e ai giovani, con iniziative a cui teniamo molto. Con la loro fantasia potranno oggi cominciare a conoscere come funziona un porto, quali sono le occupazioni che vi si svolgono, come operano le gru o le navi che magari vedono da lontano e forse un domani pensare a questo posto come ad un luogo dove poter lavorare e affermarsi professionalmente”.