Il Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale ha approvato questa mattina il Piano operativo triennale per gli anni 2022-2024.

Sul Pot, che deve essere approvato per legge entro 90 giorni dall’insediamento del Comitato di gestione, il 21 luglio ha espresso parere favorevole l’Organismo di partenariato della risorsa mare. Il Piano operativo triennale descrive le linee di sviluppo dei porti di competenza dell’Autorità di sistema portuale, Ancona-Falconara Marittima, Pesaro, San Benedetto del Tronto, Pescara e Ortona.

“Non è un libro dei sogni ma un Piano operativo, una sorta di piano industriale dell’Autorità di sistema portuale – ha detto il presidente Vincenzo Garofalo -, la visione che vorremmo avere per valorizzare la caratterizzazione di ogni singolo porto Adsp, per consentire di essere un ‘campione’ nei settori di riferimento. Una programmazione che verrà ulteriormente approfondita e completata nel Documento di pianificazione strategica di sistema, a cui stiamo lavorando con il gruppo di consulenti, per recepire anche le proposte delle istituzioni locali e degli stakeholder in piena collaborazione con l’Autorità marittima”.

I porti dell’Adsp, ha aggiunto il presidente Garofalo, “sono parte di un piano più ampio di sviluppo di infrastrutture viarie, ferroviarie, aeroportuali, che comprende anche interporti e Zone economiche speciali. Un complesso che, nell’insieme, garantisce un’accessibilità e un’appetibilità di un territorio e della sua economia produttiva e turistica. È nostro compito favorire questa progressione nel campo portuale cercando di essere al fianco di operatori e imprese che investono e generano lavoro e occupazione”.

Il Piano operativo triennale, considerati gli scenari nazionali e internazionali che influenzano le attività del cluster marittimo e che vede il sistema dell’Adriatico centrale protagonista della Macroregione adriatico ionica e dei due Corridoi europei, Baltico-Adriatico e Scandinavo-Mediterraneo, grazie alla presenza del porto “core” di Ancona, definisce una visione moderna di gestione portuale, che include banchine, infrastrutture e applicazione dell’innovazione tecnologica. Fra le priorità prevede il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro e della security per la sicurezza e il controllo portuale. Approfondisce il capitolo energetico puntando sull’efficientamento e sul cold-ironing e sulla gestione portuale dei rifiuti portuali. Elenca le attività di dragaggio necessarie a promuovere lo sviluppo degli scali Adsp. Le azioni del Pot, anche grazie alla disponibilità delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del fondo complementare del Pnrr, hanno quindi lo scopo di incrementare competitività, transizione energetica, innovazione tecnologica e sostenibilità degli scali favorendo il dialogo fra porto e città.

Il Comitato di gestione ha anche approvato l’assestamento del bilancio preventivo 2022, su cui ha espresso parere favorevole il Collegio dei revisori dei conti, il Piao, prima applicazione del Piano integrato di attività e di organizzazione con le linee guida con cui assicurare qualità, efficienza, trasparenza amministrativa, semplificazione dei processi dell’Autorità di sistema portuale, e il regolamento operativo del sistema di misurazione e valutazione delle performance del personale dipendente dell’Adsp. Sui tre atti, la scorsa settimana, l’Organismo di partenariato della risorsa mare ha espresso parere positivo.

Sono state poi sottoposte al Comitato di gestione nove pratiche concessorie relative ai porti di Ancona, San Benedetto del Tronto e Ortona.