Il 9 maggio è la Festa dell’Europa e il porto di Ancona si avvicina alla ricorrenza con ottime notizie che arrivano proprio da due dei programmi di cooperazione dell’area adriatica. Sono stati approvati in questi giorni di due importanti finanziamenti europei per i progetti strategici dei trasporti del programma Italia-Croazia: Susport e Mimosa hanno ricevuto 14,2 milioni di euro interamente cofinanziati dal programma di cooperazione europeo e dai fondi nazionali di supporto.  L’Autorità portuale del mare Adriatico centrale, unico ente insieme all’Autorità portuale di Spalato a partecipare ad ambedue i progetti, ha ottenuto 1 milione di euro per le strategie ambientali e di mobilità dei suoi porti dedicati al traffico merci e passeggeri, Ancona e Ortona.

E’ inoltre prossimo l’avvio del progetto Ecowaves, con capofila l’Adsp di Taranto, che affronta la gestione dei rifiuti delle navi e la tutela dell’ambiente marino nell’ambito della Macroregione Adriatico Ionica, con un contributo di 370 mila euro per Ancona.

Tema principale del progetto Susport, per il porto di Ancona, sarà la riduzione delle emissioni delle navi durante la sosta nello scalo approfondendo anche le nuove opportunità legate all’alimentazione elettrica autonoma delle navi e da banchina. Un progetto coerente all’impegno per la riduzione delle emissioni delle navi avviato nel 2019 con l’Ancona Blue Agreement che ha visto coinvolte quasi tutte le compagnie di traghetto dello scalo e la Capitaneria di porto di Ancona, e il Pia in collaborazione con la Regione Marche e il Comune di Ancona. Susport sosterrà gli investimenti delle compagnie traghetto e dell’Autorità di sistema portuale per ridurre, oltre i termini di legge, le emissioni in porto e preparare le proprie navi all’obiettivo zero emissioni in sosta. Analogamente, verranno studiate tutte le necessità infrastrutturali del porto in questo campo.

Altra rilevante dimensione del progetto è il risparmio energetico. Nei porti di Ancona e Ortona, si interverrà sugli impianti di illuminazione introducendo tecnologia led, riducendo così i consumi e la relativa impronta ambientale degli scali. Fondamentale, per questa seconda azione, è il coordinamento con Agenzia di sviluppo, Azienda speciale della Camera di commercio Chieti-Pescara, partner di progetto che curerà l’intervento sul porto di Ortona.

Con il progetto Ecowaves, invece, il porto di Ancona si doterà di apparati tecnologici a mare per poter controllare costantemente la qualità delle acque del porto, un supporto fondamentale per poter gestire gli interventi di dragaggio di cui necessitano tutti gli scali del sistema portuale. Il progetto consentirà anche di ammodernare i piani dei rifiuti dei porti del sistema.

Il futuro del traffico passeggeri è una delle grandi incognite lasciate dalla pandemia coronavirus. Questo diverrà certamente uno dei temi che l’Adsp del mare Adriatico centrale affronterà nel progetto Mimosa, finalizzato a migliorare i servizi ai passeggeri nei territori costieri italiani e croati. Un intervento pensato originariamente per la qualità dei servizi del traffico passeggeri in crescita nello scalo di Ancona e che oggi consente di disporre di risorse immediatamente disponibili per adattare le infrastrutture per i passeggeri alle nuove disposizioni che hanno dato un forte stimolo e velocizzazione a migliorare la sicurezza dei viaggiatori.

Giampieri, sostenibilità fattore di competitività e di attenzione alla comunità

“Il tema molto serio della sostenibilità ambientale per noi non è soltanto uno slogan – afferma il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Rodolfo Giampieri -, è fatto di tanti passaggi coerenti ed è la nostra stella polare già da qualche anno: sostenibilità e innovazione, fattori competitivi per le aziende, adattabilità ai cambiamenti e attenzione alla comunità, compresa quella portuale”.

European Green Deal, dice Giampieri, “è un grande progetto lanciato dalla Commissione Ue per il quale Ancona e i porti dell’Adriatico centrale si fanno trovare pronti con proposte ed esperienze innovative a livello nazionale ed europeo, come il Blue agreement e il progetto scalo Marotti-TinS, che fanno della Autorità di sistema portuale un partner credibile. Abbiamo sempre ritenuto importante trasformare i passeggeri in clienti del porto, della città, del territorio e continueremo su questa strada cercando di migliorare, con fatti concreti, tutti i servizi a cominciare da quelli ambientali”.