Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha compiuto nel pomeriggio un sopralluogo nell’area ex Tubimar, fra le prime visite ufficiali nella regione dopo la sua elezione.

Nel sopralluogo è stato accompagnato dal presidente dell’Autorità di sistema portuale, Rodolfo Giampieri, dal comandante della Capitaneria di porto di Ancona, ammiraglio Enrico Moretti, dal comandante provinciale dei Vigili del fuoco, Mariano Tusa, dall’assessore al Porto del Comune di Ancona, Ida Simonella, e dal direttore generale di Arpa Marche, Giancarlo Marchetti. Un primo confronto istituzionale sulla ripartenza dell’area ex Tubimar del porto di Ancona, colpita dal grave incendio del 16 settembre, e sul ruolo di questa che è una delle più importanti infrastrutture marchigiane, protagonista dell’economia, del lavoro delle imprese e dell’occupazione.

Dopo il sopralluogo, il presidente Acquaroli ha incontrato, nella sede dell’Adsp, i concessionari dell’ex Tubimar e gli operatori portuali. Un confronto franco e costruttivo in cui gli operatori hanno dichiarato tutta la disponibilità ad affiancare il lavoro dell’Autorità di sistema portuale, del Comune di Ancona e della Regione Marche in una logica di sviluppo del porto di Ancona. Fra i temi discussi nella visita, anche alcune priorità per la realtà portuale come il collegamento alla grande viabilità, un piano per i dragaggi, l’acquisizione dell’area ex Bunge.

“Siamo qua per accertare come si sta superando questa grande emergenza causata dall’incendio di qualche giorno fa – ha affermato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli -. Il porto è infatti un’infrastruttura essenziale per la nostra Regione, ha un impatto diretto e indiretto sull’economia regionale assolutamente importante, coesistono eccellenze internazionali e quindi serve un’attenzione molto particolare. Ci metteremo subito al lavoro, la Regione, il Comune e l'Autorità portuale, per trovare la massima sinergia e cercare soluzioni e progettualità da perseguire per riparare i danni e soprattutto affinché questo momento possa magari diventare un’opportunità per ristudiare la capacità di riorganizzazione e di rilancio del porto dorico. Abbiamo voluto incontrare l’Autorità portuale e gli operatori per capire bene le loro esigenze per affrontare al meglio la situazione. Fatta la sintesi e la squadra ci confronteremo con il Ministero su come riqualificare tutta l’area nella massima sicurezza per chi ci lavora”.

“La prima visita ufficiale del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, nel porto internazionale di Ancona è un segnale importante di attenzione ed è il riconoscimento del ruolo che lo scalo riveste nell’economia marchigiana – ha detto il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Rodolfo Giampieri -. È un segnale positivo anche per la ripartenza dell’area ex Tubimar, che è il cuore pulsante della logistica dello scalo e per il quale stiamo già lavorando ripensandolo come polo logistico ancora più moderno, evoluto e competitivo per affermare sempre più il ruolo strategico del porto con l’obiettivo di creare lavoro per le imprese e nuova occupazione”.

Il comandante della Capitaneria di porto di Ancona, ammiraglio Enrico Moretti, e il comandante provinciale dei Vigili del fuoco, Mariano Tusa, hanno sottolineato nel sopralluogo il valore del lavoro istituzionale e di squadra che ha permesso di affrontare con risultati efficaci il momento dell’emergenza e le settimane a seguire.

L’assessore al Porto del Comune di Ancona, Ida Simonella, ha sottolineato come da questo drammatico evento possa nascere la possibilità di un rilancio di qualità della logistica portuale, perno essenziale di tante filiere produttive del territorio e della regione tutta. La collaborazione fra tutte le istituzioni, in primis la Regione Marche, rappresenta un asset da spendere insieme alla competitività di tutto il cluster portuale”.

La riunione si è chiusa con la volontà espressa dal presidente Acquaroli di creare occasioni di incontro di approfondimento nel più breve tempo possibile per discutere una strategia condivisa per la rinascita dell’area logistica.