Porto di San Benedetto del Tronto: necessario fare chiarezza
Pubblicato il 1 febbraio 2025 • Notizie
L’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale ritiene necessario fare chiarezza sulle notizie relative al porto di San Benedetto del Tronto diffuse nelle ultime settimane. Questioni su cui l’Adsp ha sempre offerto e garantito al Comune di San Benedetto del Tronto la massima collaborazione, testimoniata anche da molteplici incontri tecnici e di coordinamento e da una corrispondenza formale fra le parti.
Un approccio collaborativo, così come è opportuno e necessario fare, fra due istituzioni che hanno lo stesso obiettivo, quello di lavorare per lo sviluppo sostenibile dello scalo in armonia ed equilibrio tra le esigenze del mondo produttivo portuale e le aspettative della comunità locale.
E’ questo lo spirito che orienta l’Autorità di sistema portuale nella redazione del nuovo Piano regolatore portuale che riprende sostanzialmente quanto definito nell’attuale Prp dal Comune di San Benedetto del Tronto adattandolo ai principi e agli obiettivi indicati dal Documento di programmazione strategica di sistema portuale, approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 16 aprile 2024.
Riqualificazione edifici area nord
Uno dei temi affrontati nel recente confronto, che si è svolto fra la Direzione tecnica Adsp e l’Amministrazione comunale, è quello della riqualificazione di alcuni edifici presenti nell’area nord del porto, citato nel recente articolo del Corriere Adriatico.
L’Autorità di sistema portuale ha espresso, nel corso dell’incontro, la disponibilità a valutare la possibilità di trasformare la tipologia d’uso di alcuni degli stabili dati in concessione nell’area nord dello scalo. Strutture che andranno riqualificate, ma che saranno comunque destinate, in ogni caso, a servizi legati alle attività marittime.
Vasca di colmata
La realizzazione della vasca di colmata è necessaria per poter progettare il dragaggio del porto di San Benedetto del Tronto. Quest’ultimo è previsto dal Documento di programmazione strategica di sistema portuale ed è essenziale per migliorare sia la sicurezza della navigazione sia la capacità dello scalo di ospitare imbarcazioni di maggiori dimensioni per i settori di riferimento del porto.
Non va trascurata, a questo proposito, l’assegnazione già avvenuta di uno specifico finanziamento di 18 milioni di euro da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per realizzare la vasca di colmata, investimento statale rilevante per lo sviluppo della portualità sambenedettese.
Le vasche di colmata non sono discariche, ma al contrario rappresentano opportunità previste dalla normativa ambientale quale soluzione efficace per il riuso di sedimenti non depositabili a mare al fine di estendere le aree portuali. In occasione di un prossimo incontro, già fissato, saranno fatte ulteriori riflessioni comuni al fine di definire un percorso condiviso.
Muro paraonde del molo nord
L’Autorità di sistema portuale ha realizzato e completato un intervento parziale di restauro conservativo del muro paraonde del molo nord che ha consentito di mettere in sicurezza la struttura. Nel 2022, sulla base di un progetto approvato dalla Soprintendenza, con nota 5566 del 13 marzo 2019, l’Adsp ha appaltato il restauro conservativo di una porzione del vecchio muro paraonde che, riportando un interesse culturale di carattere storico, è sottoposto allo specifico vincolo di tutela. L’intervento, per una spesa complessiva di 362 mila euro, è stato completato a novembre 2024 ed ha permesso un recupero radicale di una porzione centrale del manufatto della lunghezza di 110 metri circa. Durante i lavori sul tratto di muro, risultato in condizioni di precaria stabilità e vetustà, sono emersi vecchi impianti per idrocarburi dismessi e manufatti residuali in eternit di amianto, senza che fossero stati segnalati sulla documentazione messa a disposizione. Anche su suggerimento della Capitaneria di porto, per un principio di massima cautela a garanzia dell’incolumità delle persone, l’Autorità di sistema portuale, con l’ordinanza 111 del 29 agosto 2024, ha interdetto a qualunque uso, segnalato con apposita segnaletica, lo spazio a ridosso del manufatto per una larghezza di 3 metri. Contemporaneamente, l’Adsp sta elaborando un percorso per la riqualificazione del bene, confermato con la nota 18116 del 28 ottobre 2024, reso però difficoltoso dalla delocalizzazione degli impianti tecnologici che, da molti anni in concessione demaniale ad un privato, sono sulla sommità del muro. L’Autorità di sistema portuale è impegnata a reperire le risorse cospicue necessarie per il recupero che va nella direzione di una riqualificazione più ampia.
Impianto di illuminazione
Il sistema di illuminazione dello scalo è allacciato all’impianto pubblico urbano, di gestione comunale, fin dal subentro dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale nella competenza sul porto di San Benedetto del Tronto nel 2017. L’Adsp, con lo scopo di prendere in consegna la rete elettrica, ha fatto realizzare nel 2022, da figure specializzate, un’accurata diagnosi tecnica per la verifica delle condizioni strutturali, dello stato di funzionamento e dell’efficienza illuminotecnica. Questo per poter pianificare il necessario intervento di sezionamento dall’infrastruttura elettrica cittadina, superando la commistione impiantistica porto-città, e i successivi lavori di manutenzione straordinaria e ammodernamento.
Dall’analisi tecnica, trasmessa al Comune di San Benedetto del Tronto con nota 21007 del 12 dicembre 2023, è emerso che per la presa in carico dell’impianto da parte dell’Autorità di sistema portuale occorre prima effettuare, da parte dell’Amministrazione comunale, il sezionamento della struttura stessa e la comunicazione all’Adsp delle utenze elettriche interessate dal cambio dell’intestazione. Per garantire la continuità nella funzionalità dell’impianto, composto da torri faro, l’Autorità di sistema portuale ha proposto al Comune, con nota 9148 del 19 dicembre 2021, uno schema di convenzione così da potersi fare carico dei costi di esercizio dell’impianto stesso fino alla completa separazione dalla parte urbana. In assenza della sottoscrizione, l’Adsp non può ovviamente occuparsi della sua gestione. Ad oggi, però, non c’è stata risposta alla proposta di convenzione. Nel frattempo, l’Autorità di sistema portuale ha autorizzato, dopo richiesta del Comune dello scorso 19 settembre, i lavori di sezionamento che però non risulta siano iniziati.
L’Adsp, che ha scritto una nuova lettera di sollecito il 18 dicembre all’Amministrazione comunale, non può quindi al momento intraprendere gli interventi di manutenzione necessari all’impianto di illuminazione visto che non ne ha il possesso. Non emerge, inoltre, che l’Adsp abbia imposto rigide o complesse prescrizioni per lo svolgimento dell’intervento, come apparso in precedenti repliche, non circostanziate, da parte del Comune. L’Autorità di sistema portuale si è inoltre trovata costretta, per l’ennesima volta, ad intervenire in emergenza la scorsa settimana sull’impianto, dopo la segnalazione della Capitaneria di porto di San Benedetto del Tronto, per sostituire tre corpi illuminanti non funzionanti ed evitare così di creare situazioni di pericolo per l’utenza portuale.
Diverse, quindi, le questioni da affrontare insieme su cui l’Autorità di sistema portuale conferma la disponibilità a lavorare in sinergia con il Comune di San Benedetto del Tronto, con il fondamentale obiettivo di potenziare lo sviluppo del porto di San Benedetto del Tronto e del suo cluster marittimo.