25° anniversario Dichiarazione di Ancona: Presidente Garofalo, create nuove condizioni di coesistenza e pace attraverso il mare
Pubblicato il 27 giugno 2025 • Notizie
“Celebriamo un anniversario davvero significativo per l'area adriatico-ionica, una dichiarazione che ha dato il via a 25 anni di attività diplomatica e intergovernativa con un forte impulso dalle comunità locali, in cui la Regione Marche ha giocato e gioca un ruolo primario per creare nuove condizioni di coesistenza e pace attraverso il mare e che ha portato alla nascita della Macroregione. Un contesto internazionale che ha consentito di sviluppare politiche infrastrutturali che rappresentano un veicolo fondamentale per avvicinare le due sponde dell’Adriatico e dello Ionio creando un circolo virtuoso nei rapporti fra gli Stati dell’area e un incremento delle relazioni economiche e turistiche”. Lo ha detto il Presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Vincenzo Garofalo, intervenendo alla cerimonia per il 25° anniversario della Dichiarazione di Ancona, promossa alla Mole Vanvitelliana di Ancona dalla Regione Marche in collaborazione con l’Iniziativa Adriatico Ionica, il Comune di Ancona, la Camera di Commercio delle Marche e l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale.
“Il trasporto marittimo è fra gli attori della strategia macroregionale, che ha fra i suoi obiettivi la crescita blu, dell’economia del mare, delle connessioni e delle infrastrutture – ha affermato Garofalo -. Sono stati raggiunti grandi risultati in questo periodo ma dobbiamo continuare a rafforzare le potenzialità di collaborazione. Le nuove reti Ten-T, approvate dalla Commissione europea, hanno scelto di includere anche i territori dell'area balcanica, ancora non parte della Ue, con un corridoio che connette i principali nodi terrestri sulla direttrice nord-sud e delle diramazioni di collegamento con i principali porti fino alla Grecia. Un’opportunità per compiere ulteriori passi avanti nella modernizzazione e integrazione delle reti infrastrutturali”.