Porto di Pescara: massimo impegno per ripristino operatività fondale

Massimo impegno e forte preoccupazione da parte dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale per il problema del fondale del porto di Pescara, le cui vicende vengono anche affrontate nel Comitato di gestione portuale dell’Autorità di sistema dove siedono il rappresentante della Regione Abruzzo, Enzo Del Vecchio, e quello del Comune di Pescara, ammiraglio Rinaldo Veri, riferimenti per il territorio.

Con la Regione Abruzzo, l’Autorità di sistema portuale, competente sul porto di Pescara dal 1 gennaio 2017, ha sottoscritto, nel settembre 2017, un protocollo ricognitivo e di coordinamento per la realizzazione dei lavori e delle opere, già previste da parte dell’amministrazione regionale, affidandole allo stesso ente. Anche in applicazione di questa intesa, l’Autorità di sistema portuale ha messo a disposizione della Regione Abruzzo una somma di 400 mila euro, a fine luglio 2018, da utilizzare per un primo intervento straordinario in urgenza per la movimentazione dei sedimenti portuali, un lavoro già allora ritenuto indispensabile per ripristinare le condizioni di operatività dello scalo e garantire l’accesso e l’uscita dal porto di Pescara.

Dopo il nuovo episodio di insabbiamento di imbarcazioni nel porto nella notte fra domenica e lunedì scorsi e la richiesta di un intervento urgente da parte del comandante della Capitaneria di porto di Pescara, Donato De Carolis, l’Autorità di sistema portuale ha sollecitato la Regione Abruzzo riguardo l’intervento urgente di dragaggio del porto, il completamento e la realizzazione delle sponde di prolungamento del fiume Pescara richiedendo gli eventuali studi già realizzati dalla Regione, indispensabili per qualsiasi tipo di intervento futuro da parte dell’Autorità di sistema portuale.