Orizzonte intermodale per il porto di Ancona. Il cammino nell’integrazione fra il trasporto in mare e le infrastrutture viarie di terra, nell’ottica della sostenibilità, fa un ulteriore passo all’interno dello scalo dorico com’è stato spiegato durante il convegno “Le autostrade del mare nell’implementazione della strategia macroregionale Eusair”, organizzato nella sede dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale. L’iniziativa è il primo incontro pubblico fra i nove partner del progetto Newbrain per lo sviluppo dell’intermodalità nella Macroregione Adriatico Ionica, di cui l’Autorità di sistema è capofila.
Il progetto Newbrain, con cui si vuole potenziare il trasporto intermodale integrato e migliorare le connessioni tra i principali nodi logistici della Macroregione Adriatico Ionica, è realizzato con un partenariato composto da Autorità di sistema portuale del mare Adriatico settentrionale, Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, Interporto Padova, Itl-Istituto trasporti e logistica, Autorità portuale di Igoumenitsa (Grecia), Porto di Bar (Montenegro), Camera di Commercio del Pireo delle piccole e medie imprese (Grecia) e Intermodal Transport Cluster (Croazia). Le risorse per l’iniziativa, cofinanziata dal programma europeo Adrion, ammontano a 1,5 milioni di euro di cui 280 mila euro dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale.
“Crediamo fortemente nell’intermodalità. E’ in fase di completamento la progettazione di un tratto dei binari, per 550 metri di lunghezza, che arriveranno direttamente in banchina al molo Sud – ha detto il presidente dell’Autorità di sistema, Rodolfo Giampieri -, lavoriamo affinché, entro due anni e mezzo, il trasporto dei container possa avvenire, in buona parte, attraverso la ferrovia. Questo con grande beneficio per l’ambiente e per l’integrazione nei trasporti”. Una scelta, ha aggiunto Giampieri, che ha l’obiettivo “di far diventare strutturato e strategico il rapporto con la sostenibilità, un fattore che è ormai fondamentale per la competitività delle imprese e, quindi, per la creazione di sviluppo e occupazione. Insieme ai porti di Venezia, Bar, Igoumenitsa e Bari iniziamo così il percorso dell’Autostrada del mare sul quale vogliamo correre velocemente”.
Il progetto di prolungamento dei binari all’interno del porto è oggi possibile perché le gallerie ferroviarie di Cattolica, dopo gli interventi di Rete ferroviaria italiana, si possono attraversare con i treni che trasportano i container, parte di un piano nazionale, ha spiegato Roberto Laghezza, direttore linea adriatica di Rfi, “che punta al potenziamento delle connessioni terrestri e, in particolare, a quello che viene definito “ultimo miglio” nell’integrazione fra le connessioni, come nel porto di Ancona. Lo scalo marchigiano è così già parte del collegamento intermodale che dal centro Italia sale verso il nord Europa e quella dell’est. Il prossimo passo sarà arrivare fino a Bari”.
Connessioni che vedono nelle strade le altre protagoniste di uno scenario integrato di trasporto. “Stiamo vivendo una rivoluzione che coinvolgerà tutta l’Italia e, in particolare, le regioni del centro Italia – ha affermato Guido Perosino, amministratore unico di Quadrilatero -, con il completamento del tratto marchigiano di questa infrastruttura avremo anche un forte impatto economico e sociale. Avremo Ancona collegata a Civitavecchia e avvicineremo il mare Adriatico al Tirreno con tutte le opportunità che ne posso conseguire”. Diventa così più rilevante l’accordo di collaborazione fra Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale e quella del Tirreno settentrionale per collegare con sempre più efficacia la Spagna con i Paesi balcanici attraverso un sistema mare-terra che diventa sempre più competitivo.
Opportunità che interessa anche l’altra sponda dell’Adriatico e che potranno essere coltivate, ha detto Andreas Ntais, presidente dell’Autorità portuale di Igoumenitsa, “con l’incremento delle relazioni che abbiamo creato in questi anni con Ancona e con gli altri partner, per potenziare i servizi per le imprese, sviluppare il trasporto integrato, ristrutturare la logistica”.