Un confronto sul percorso di sviluppo del sistema portuale a partire dalle indicazioni date dai dati di traffico 2022 dei porti dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale. E’ quello che si è svolto nel pomeriggio di ieri nella sede Adsp con la partecipazione del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, entrambi in collegamento video, dell’assessore al Bilancio e ai Trasporti della Regione Marche, Goffredo Brandoni, dei Comandanti delle Capitanerie di porto, del Comitato di gestione Adsp e degli operatori portuali. L’incontro si è aperto con un momento di raccoglimento per il marittimo deceduto ieri a seguito di un malore nel porto di Ancona.

I traffici del sistema portuale sono un indicatore delle capacità delle infrastrutture, della situazione dell’economia dei territori che ne usufruiscono e del dinamismo delle attività portuali. Questo sulla base delle vocazioni dei singoli scali: Ancona con passeggeri, traghetti e container; Ortona e Vasto di supporto ai distretti produttivi abruzzesi; Pesaro con i servizi per i passeggeri per i collegamenti veloci con la Croazia; San Benedetto del Tronto con la pesca e la cantieristica; Pescara con la pesca e la nautica da diporto.

“I dati illustrano un sistema che ha saputo reagire alla pandemia - ha detto nell’introduzione dell’incontro Salvatore Minervino, segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale -, ma che inevitabilmente, nella traiettoria di sviluppo 2022, ha cominciato a risentire della nuova crisi internazionale, dovuta al conflitto in Ucraina”.

Complessivamente il sistema portuale ha movimentato, nel 2022, poco più di 11,7 milioni di tonnellate di merci. Nel secondo semestre si è registrato un rallentamento che ha portato comunque ad un risultato complessivo positivo e in linea con l’anno precedente. I passeggeri, più di 958 mila, sono aumentati del +31% rispetto al 2021.

“Opportunità di crescita possono arrivare anche dalla collaborazione fra le singole specializzazioni e capacità dei porti - ha sottolineato Minervino -, l’esempio è quello del carico eccezionale partito da Ortona e trasbordato ad Ancona lo scorso novembre”.

Una ricerca di occasioni di sviluppo del sistema portuale che è alla base del confronto con il cluster marittimo e con le Regioni, voluto dal presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Vincenzo Garofalo. “La forza delle comunità portuali è nella loro capacità di adattamento alle condizioni mutevoli dell’economia – ha affermato Garofalo -, siamo qui per confrontarci su come fare squadra per migliorare la connessione con i sistemi produttivi locali e sulle possibili traiettorie di crescita del sistema portuale”.

Fra i temi su cui lavorare insieme, per Garofalo, ci sono “la capacità di orientare le catene logistiche locali dei porti, la maturità del traffico dei traghetti, la gestione degli spazi retroportuali, anche lontani dalle banchine. Questioni che stiamo affrontando, come Adsp, con la redazione del Documento di pianificazione strategica di sistema e che richiedono uno scambio con chi vive tutti i giorni la vita dei porti e ne costruisce il valore economico e sociale. Sono prioritari, inoltre, l’investimento in energia sostenibile negli scali e l’aspetto della sicurezza sui luoghi di lavoro”.

Fra le iniziative di sviluppo e promozione per nuove aperture ai mercati esteri da parte dell’Adsp, oltre al potenziamento e al miglioramento delle infrastrutture, ha detto agli operatori il presidente Garofalo, c’è la partecipazione nel 2023 a tre fiere internazionali: quella della crocieristica Seatrade Cruise Global a Fort Lauderdale, in Florida, a marzo, la Transport Logistic di Monaco a maggio, specializzata nella logistica, e la Breakbulk Europe di Rotterdam a giugno, spazio mondiale di incontro fra gli operatori del project cargo.