Sono stati consegnati oggi i lavori per lo spostamento dei sedimenti all’interno del porto di San Benedetto del Tronto e permettere così un’entrata e un’uscita in sicurezza da parte dei pescherecci. Intervento che è stato previsto dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale che si è fatta carico della progettazione, della complessa preparazione amministrativa per realizzarlo, del bando ed  esecuzione dei lavori sopportando tutti i costi relativi.

Prima di iniziare i lavori è stato necessario, come prassi, ripetere la valutazione del rischio da ordigni bellici inesplosi. Purtroppo sono stati rinvenuti sul fondale materiali ferrosi la cui presenza ha allungato i tempi e i costi dell’intervento. L’indagine magnetometrica superficiale ha individuato 98 anomalie ferromagnetiche su cui è stato necessario effettuare una verifica, con i sub, della loro natura. Gli oggetti ferrosi trovati sono risultati tutti di scarto. Ai costi già preventivati, quindi, si dovranno aggiungere quelli di rimozione e smaltimento delle masse metalliche rinvenute sull’area interessata. Costi che saranno quantificati una volta conclusi i lavori di spostamento dei sedimenti e che non si prevedono banali tanto da far schizzare l’ipotesi d’intervento a più di 100 mila euro complessivi.

Completata la bonifica bellica il 30 settembre, è stato necessario attendere il collaudo del Comando logistico della Marina Militare per iniziare i lavori. L’intervento, che è stato affidato all’impresa La Dragaggi srl di Marghera (Venezia), potrebbe iniziare già domani, salvo avverse condizioni meteo, con una durata prevista di una decina di giorni. Riguarderà una superficie di 14 mila metri quadrati, per un volume di sedimenti pari a 9 mila metri cubi per arrivare ad una profondità di 4 metri sul livello medio mare.

“Siamo perfettamente consapevoli del fondamentale valore del settore della pesca e delle attività portuali per la città di San Benedetto del Tronto e per il territorio – afferma il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Rodolfo Giampieri -, per questo il nostro impegno è costante, fin dall’avvio delle attività di questa Autorità di sistema, per rendere operativo e in sicurezza lo scalo e favorirne le attività, coadiuvati dall’impegno dell’Amministrazione comunale, della Regione Marche e della Capitaneria di porto. E’ importante difendere tutti insieme, a cominciare dagli operatori, il valore di un bene comune”.