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Il porto di Ancona alla fiera Transport logistic, porta d'Europa verso l'Oriente

Published on 4 June 2025 • Notizie

Il porto di Ancona hub di collegamento del traffico commerciale tra il Mediterraneo orientale e quello occidentale attraverso lo sviluppo del corridoio trasversale. L'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale ha presentato alla Transport Logistic Fair di Monaco, la principale fiera internazionale della logistica, il programma di miglioramento e potenziamento delle infrastrutture dello scalo.

Un percorso che si sta realizzando per cogliere le opportunità derivate dall'essere il ponte di collegamento strategico sulla direttrice fra la Turchia e la Spagna, porta d'Oriente fra l'Adriatico centrale e il Tirreno centro-settentrionale con il porto di Civitavecchia. Dall'analisi Srm, realizzata sul porto di Ancona per l'Adsp, emerge, infatti, che il 44% del traffico marittimo dalla Turchia, sulla direttrice Igoumenitsa-Ancona, è diretto in Spagna.

L’incontro "Porto di Ancona: un hub per collegamenti strategici fra est e ovest", inserito nelle azioni del progetto Waterbridging, finanziato dal programma di cooperazione transnazionale Ipa Adrion 2021-2027 di cui l'Adsp è capofila, è stata un’iniziativa per promuovere lo scalo dorico come terminale delle Autostrade del Mare della Macroregione Adriatico-Ionica a servizio del mercato italiano ed europeo, porto core inserito dalla Ue nel corridoio Scandinavo-Mediterraneo e Baltico-Adriatico delle reti Ten-T.

Nello stand Assoporti, Vincenzo Garofalo, Presidente Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, ha presentato i principali progetti di sviluppo delle strutture e delle aree portuali, mentre Alessandro Panaro, Capo Servizio studi di Srm, ha illustrato la recente analisi di mercato realizzata per l’Adsp incrociando i risultati del Rapporto 2024 sull’Economia Marittima di Srm con la ricerca effettuata su 300 società manifatturiere di Marche e Abruzzo.

"Il porto di Ancona è al servizio dello sviluppo dell'economia dello scalo e del territorio, player internazionale dei traffici marittimi - ha detto Vincenzo Garofalo, Presidente Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale -. Il programma di investimenti che stiamo portando avanti, che punta su competitività, innovazione, sostenibilità, va in questa direzione, con l'obiettivo di essere uno scalo moderno, partner nella crescita delle regioni del Centro Italia, che vuole creare nuove opportunità per il cluster marittimo anche grazie alle potenzialità del collegamento fra l'Europa orientale e la penisola iberica".

Con questo scopo, ha aggiunto Garofalo, "abbiamo voluto approfondire con Srm quali possono essere le possibili strategie da percorrere per essere un scalo dove sviluppare progetti che possano attirare anche investimenti privati per sviluppare un porto per il quale abbiamo appena iniziato il confronto con le istituzioni e gli stakeholder per la definizione del nuovo Piano regolatore portuale".

Nocciolo dell’analisi Srm sullo scalo dorico, illustrata da Alessandro Panaro, Capo Servizio Maritime & Energy di Srm, è stato l'approfondimento su un campione di 300 imprese manifatturiere di Marche e Abruzzo, che importano ed esportano merci via mare. Il porto di Ancona risulta snodo strategico sia per le rotte Deep Sea, verso Cina, India, Stati Uniti, sia per quelle Short Sea, verso i Balcani e il Mediterraneo Orientale. Con prospettive di incremento del trade con mercati lontani, come Cina e Stati Uniti.

Il 50% del campione intervistato ha indicato Ancona come scalo utilizzato per l’import via container, il 25% per l’utilizzo nell’export. Le stesse percentuali riguardano l’utilizzo dello scalo dorico per le attività Ro-Ro. Un porto che risulta strategico per la connessione fra i Balcani e il Mediterraneo orientale. Il traffico marittimo in arrivo dalla Turchia, attraverso la direttrice della Grecia, è diretto per il 44% verso la Spagna.

LO SVILUPPO DEL PORTO DI ANCONA
Ancona svolge un ruolo primario in Adriatico per i traffici marittimi. Nel 2024, i passeggeri sono stati più di 927 mila, grazie alle linee di collegamento dei traghetti con Grecia, Croazia, Albania, e Montenegro in estate, più di 100 mila i crocieristi. Il traffico merci è stato di 9,5 milioni di tonnellate. Uno scalo polifunzionale su cui l'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale sta investendo per valorizzare tutti i settori produttivi presenti.

In particolare, la fiera di Monaco è stata l’opportunità per presentare i cantieri in corso e quelli in avvio, con dettaglio delle tempistiche, elemento fondamentale per consentire ai potenziali utenti dello scalo di preparare le loro strategie.

Il potenziamento delle banchine 19-21 sarà concluso entro settembre 2025 per realizzare un nuovo terminal traghetti; la costruzione della banchina 27 sta rispettando le tempistiche previste e il cantiere dovrebbe terminare nel 2029. È prossima l’uscita del bando di gara per il dragaggio delle banchine commerciali, i cui lavori dovrebbero essere avviati nei primi mesi del 2026 e concludersi nel medesimo anno. In avvio anche i lavori per l'infrastruttura di cold-ironing per l'elettrificazione delle banchine traghetti del porto. Il futuro del porto di Ancona è stato presentato illustrando le caratteristiche della Penisola, destinata ad accogliere il traffico traghetti Ro–Ro e Ro–Pax, con la conseguente riconfigurazione delle attività nel porto storico di Ancona.  

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