Coronavirus: Porto di Ancona, fronte unito del sistema
Pubblicato il 4 marzo 2020 • Notizie
Al primo posto la tutela della salute pubblica. Il porto di Ancona, come sistema, lavora assieme per affrontare compatto e dare risposte concrete e condivise alla non prevedibile situazione dovuta al coronavirus. Questa la linea comune emersa dal Comitato di igiene e sicurezza del lavoro del porto di Ancona, convocato oggi su iniziativa dell’Autorità di sistema portuale in accordo con Asur Marche e che si è svolto nella Sala Marconi dell’Adsp ad Ancona. Un incontro promosso per discutere e informare su quanto si sta facendo per la prevenzione della diffusione del Covid-19 e cogliere osservazioni e suggerimenti da parte dei presenti.
Hanno partecipato alla riunione del Comitato, che è un organismo consultivo già esistente che opera nel campo della prevenzione e della tutela per la sicurezza e l’igiene del lavoro in ambito portuale, tra gli altri, il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Rodolfo Giampieri, il segretario generale Matteo Paroli con il responsabile della sicurezza, Matteo Cerioni, il comandante del porto di Ancona, contrammiraglio Enrico Moretti, i responsabili della sicurezza delle imprese portuali, il medico della sanità marittima Francesco Balestra, Patrizia Perticaroli dell’Asur Marche, i rappresentanti dei sindacati, degli operatori e dei servizi tecnici portuali.
Dal confronto è emerso che, a livello nazionale, i porti si stanno coordinando per condividere comportamenti omogenei con l’applicazione delle indicazioni del ministero della Salute, l’adozione dei dispositivi di protezione individuale e i disinfettanti e l’esposizione di materiale informativo sul coronavirus.
Nella riunione, si è anche parlato di quali comportamenti si stanno già adottando nel porto di Ancona come misura di prevenzione al Covid-19, coerenti con le indicazioni nazionali. Al terminal biglietterie, nelle sale d’attesa, ai varchi di accesso sono stati installati distributori di gel disinfettanti ed è stato affisso il decalogo del ministero della Salute sulle norme di comportamento consigliate sul coronavirus. L’Autorità di sistema portuale, sul cui sito ci sono indicazioni e aggiornamenti, ha inoltre incrementato le attività di pulizia e di sanificazione anche di tutti i bagni pubblici e sono state date indicazioni al personale di vigilanza e a quello di assistenza ai passeggeri sulla base del decalogo e delle circolari del ministero della Salute.
Particolarmente importante l’osservanza della richiesta obbligatoria della “libera pratica sanitaria” per tutte le navi che entrano nel porto allargata, in questo periodo, a tutte le provenienze non solo dai Paesi extra Schengen. In pratica, il Comandante certifica la provenienza della nave e lo stato di salute del personale e dei passeggeri a bordo. Sulla base di questa documentazione il medico del porto valuta e rilascia il nulla osta sia all’attracco sia allo sbarco.
Nel Comitato si è poi parlato anche di come questa vicenda possa influire sull’economia non solo portuale. Anche sulla base di questo fattore è emersa la necessità di convocare entro 15 giorni un nuovo incontro del Comitato. Venerdì mattina inoltre l’Autorità di sistema portuale ha convocato l’Organismo di partenariato della risorsa mare, in cui sono rappresentati tutti i soggetti economici e dei lavoratori del porto, per un ulteriore confronto e approfondimento su questo tema.
“Il sistema-porto reagisce in maniera unitaria a questa situazione non prevedibile – ha detto Rodolfo Giampieri, presidente dell’Autorità di sistema portuale –, si lavora tutti insieme per affrontare questo delicato momento in modo compatto, pronti a rispondere a tutte le indicazioni dei vari ministeri tenendo comunque presente che al primo posto c’è il tema della tutela della salute pubblica”