Porto di Ancona: impegno continuo per la sostenibilità
Pubblicato il 31 ottobre 2018 • Notizie
Consapevolezza e responsabilità sul tema della sostenibilità ambientale da parte dell’Autorità di sistema portuale, convinta che questa materia debba essere al centro di qualsiasi politica di sviluppo. Lavoro e sostenibilità rappresentano un binomio inscindibile e non possono essere mai in contrapposizione.
L’ultimo stimolo per tutto il sistema porto, in ordine di tempo, è venuto dalle riflessioni di Italia Nostra Ancona. Azioni di miglioramento e di mitigazione, in questo campo, sono già messe in atto come parte della strategia per lo sviluppo del sistema e del porto, che tengono conto dell’importanza e della delicatezza del tema e della necessità di affrontarlo a livello integrato fra tutti i soggetti interessati. Naturalmente sono fondamentali le scelte di politica energetica fatte a livello nazionale e internazionale con la consapevolezza che la stessa sostenibilità sia un fattore da cui dipende anche la capacità competitiva di un porto internazionale come quello di Ancona.
In porto, come da normativa, i controlli sui carburanti utilizzati dalle navi vengono efficacemente effettuati, a campione, dalla Capitaneria di porto. Sull’utilizzo dei carburanti nei porti e sulle loro caratteristiche, che sono soggetti a regolamentazione internazionale e in attesa che vengano introdotte nuove e più restrittive norme, Autorità di sistema e Capitaneria di porto di Ancona stanno predisponendo una serie di proposte da condividere con gli armatori per introdurre elementi migliorativi che possano anticipare l’applicazione delle disposizioni di legge che entreranno in vigore dal 2020. Si sta lavorando affinché l’intesa, volontaria, fra i soggetti si possa concretizzare entro fine anno. Lo sforzo per raggiungere questi obiettivi è stato notato e riconosciuto anche a livello nazionale.
L’Autorità di sistema non esclude a priori l’ipotesi dell’utilizzo di banchine elettrificate: importante però è che ci siano regole uniche e standard internazionali omogenei. Questo potrebbe facilitare da una parte l’investimento degli armatori sull’adeguamento delle navi dall’altro l’investimento anche del porto di Ancona, dove bisognerebbe comunque individuare uno spazio per produrre l’energia necessaria. L’Autorità di sistema segue con attenzione tutte le numerose novità tecnologiche che si affacciano sul mercato e che tendono a migliorare una questione che è all’attenzione di tutto il sistema porto e degli armatori.
Alcuni degli interventi che l’Adsp sta già realizzando per mitigare l’impatto ambientale.
Spostamento mezzi pesanti da molo Rizzo allo scalo Marotti
Allo scalo Marotti, sono stati spostati, in via sperimentale, i mezzi pesanti che prima sostavano al molo Rizzo in attesa di compiere le operazioni di dogana. Una scelta di razionalizzazione logistica, avviata ad inizio giugno, che ha lo scopo di ridurre l’impatto dei traffici commerciali nella zona storica del porto.
Lo spostamento consente un’incidenza minore del traffico in area portuale introducendo anche concetti di forte innovazione tecnologica, con chiare ripercussioni anche da un punto di vista ambientale. Nei primi due mesi di sperimentazione, infatti, sono stati risparmiati circa 11 mila chilometri di percorrenza nelle aree portuali vicine alla città.
Mezzi in attesa di imbarco
Tutti i mezzi, automobili e tir, hanno l’obbligo di tenere spento il motore quando sono in sosta in banchina in attesa dell’imbarco sul traghetto. È chiaro che, nel momento in cui si procede all’imbarco, c’è un’operazione di scorrimento veloce per entrare nella nave. I conducenti dei mezzi, con eventuale motore di acceso, vengono invitati allo spegnimento dagli operatori di Dps, la cooperativa che gestisce i servizi in banchina. Nei periodi di maggiore afflusso, i controlli sono rafforzati. Per ridurre il disagio dei passeggeri in attesa di imbarco, è stato deciso di tenere aperto il terminal crociere che è climatizzato e può accogliergli.
Regolamento ambientale per movimentazione merci
L’Autorità di sistema ha emesso un regolamento ambientale che prevede misure per contenere e mitigare l’inquinamento da movimentazioni merci:
utilizzo di benne ermetiche per evitare dispersioni
obbligo di sospendere le operazioni in caso di vento
mezzi pesanti: sosta a motori spenti e in apposite aree dei traghetti destinati all’imbarco, con tragitti accorciati all’interno del porto
è stato imposto l’uso di filtri anti particolato sui mezzi sollevatori che circolano in porto con cilindrata di circa 6 mila cm3
Colonnine per alimentazione elettrica di bassa tensione e basso consumo
Sono state installate porto colonnine per l’alimentazione elettrica delle piccole imbarcazioni di pronto impiego per Capitaneria di porto, Marina Militare, Guardia di Finanza e servizio rimorchio (Corima). I voltaggi e gli attacchi sono standardizzati secondo la normativa nazionale. Questa è un tipo d’infrastruttura che evita le emissioni delle imbarcazioni di pronto impiego del porto per i servizi tecnico nautici e di emergenza. Ulteriori interventi sono allo studio, in particolare per tir e ricarica veicoli elettrici.
I mezzi dell’Autorità di sistema
Le automobili di servizio utilizzate dall’Autorità di sistema sono alimentante, in maggioranza, a metano. I dipendenti possono utilizzare due biciclette a pedalata assistita per spostarsi dentro il porto di Ancona.
Banchina allestimento Fincantieri
La banchina di allestimento del cantiere di Fincantieri ha una lunghezza di 270 metri, con un sistema di cunicoli fino a ciglio banchina per la gestione in sicurezza delle utenze. Consente al cantiere di operare, a pieno regime, con la costruzione e allestimento contemporanee di almeno due navi. L’investimento fatto da Fincantieri per la linea elettrica in banchina consente di alimentare impianti allestimento e impianti della nave evitando motori accesi ed emissioni.
Impianto fotovoltaico ex Tubimar
Undici capannoni dell'ex Tubimar restituiti alle attività portuali grazie a un vasto intervento di riqualificazione, con bonifica da amianto e installazione di un impianto fotovoltaico. Progetto voluto dall'Autorità portuale di Ancona, realizzato in partecipazione con imprese private del settore energetico. La bonifica da amianto ha interessato una superficie di 52 mila metri quadrati. In seguito, sulle coperture è stato installato un impianto fotovoltaico che occupa 18.907 metri quadrati.
Alcuni dati: 3,7 milioni di kw/h anno, equivalenti a 623 tonnellate di CO2/anno risparmiate, fabbisogno energetico equivalente a 4.500 famiglie (dati pubblicati dal soggetto gestore).
Accordo Greenport
L’Autorità di sistema portuale ha sottoscritto un accordo con RAM-Rete Autostrade Mediterranee e l’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno centro settentrionale di Civitavecchia per la collaborazione in materia di sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico al fine di sviluppare una strategia di lungo periodo e sostenibile sulla materia. Si è conclusa la attività di diagnosi energetica per definire i consumi energetici di tre grandi settori:
- pubblica illuminazione
- edifici
- impianti (gru di banchina)
La diagnosi energetica ha consentito di individuare interventi di efficientamento che saranno attuati secondo una programmazione che va dal breve al lungo periodo.
Progetto Iti Waterfront 3.0
Iti Waterfront 3.0 è un concorso di progettazione per l’illuminazione del fronte mare del porto di Ancona. Capofila è il Comune di Ancona. Partner sono Adsp mare Adriatico centrale, Università politecnica delle Marche, Soprintendenza delle Marche, Cnr-Ismar. L’obiettivo è ridurre i consumi energetici con il ricorso a tecnologie illuminotecniche con fonti luminose ad alto risparmio energetico. L’intervento, ispirato alla sostenibilità e all’efficientamento energetico, interesserà l’area compresa fra il Porto Antico e Porta Pia, con un investimento complessivo di 2,26 milioni di cui 400 mila euro dell’Autorità di sistema. In ambito portuale, tra le attività previste figurano la rimozione della torre faro in prossimità dell’Arco Clementino e la nuova illuminazione del percorso pedonale e delle mura tra Portella della Loggia e gli ex-magazzini del sale.