L’Autorità di sistema portuale e la Capitaneria di porto di San Benedetto del Tronto si sono subito attivati per cercare di capire cosa possa aver provocato il disagio riscontrato dalla marineria nel percorrere l’imboccatura del porto.
Si stanno compiendo gli approfondimenti tecnici per controllare le rotte utilizzate dai pescatori rispetto al corridoio, delle dimensioni di 70 per 160 metri, con una profondità di almeno 4 metri, su cui sono stati effettuati i lavori di dragaggio in emergenza.
“Si è attivato subito il sistema di controllo in totale collaborazione con la Capitaneria di porto – afferma il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Rodolfo Giampieri – per verificare il perché si sia originata questa situazione pur in presenza di un canale largo ben 70 metri. Abbiamo fatto tanto affinché gli operatori potessero lavorare in sicurezza e, con questo obiettivo, stiamo continuando a lavorare”.
"Domani il Nucleo sub farà un’immersione – spiega il comandante della Capitaneria di porto di San Benedetto del Tronto, Alessio Morelli – per poter avere un quadro completo della situazione. L’obiettivo è definire il corridoio con il maggior pescaggio che sarà testato da un’uscita in mare della nostra Motovedetta 800 e da un peschereccio della locale marineria”.