Ancona 9 febbraio 2017 - Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio ha visitato oggi il porto di Ancona in occasione dell’inaugurazione dei lavori di potenziamento della Banchina 22. Il Ministro, accompagnato dal Prefetto di Ancona Antonio D’Acunto, dal Presidente dell’AdSP dell’Adriatico Centrale, Rodolfo Giampieri e dal Direttore Marittimo delle Marche, C.A. Francesco Saverio Ferrara, ha poi visitato altre aree del porto in fase di sviluppo o concluse.

Il Ministro ha visitato per la prima volta con il presidente Rodolfo Giampieri il porto di Ancona come sede della nuova Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Centrale. «Le nuove Adsp dell'Italia come porta d'Europa nel Mediterraneo - ha detto - si ispirano a modelli europei, con strutture decisionali snelle, che favoriscono investimenti, lavoro, produttività. Qui ad Ancona è stato condotto un lavoro importante. Ancona, per noi è un punto insostituibile, una delle porte dell'Oriente. Deve continuare così e con la nuova riforma potrà crescere ancora meglio».

«Le Adsp rispondono al ministero, ma appartengono alle città - ha continuato Delrio - sono un bene comune del territorio e degli enti locali. Dare il via oggi a nuovi lavori, vuol dire anche rendere concreta, a questo territorio bello ma provato, di poter ripartire». 

«Il contesto della portualità è buono. Dai primi dati sappiamo che nel 2016 i porti italiani hanno superato gli 11 milioni di passeggeri, un record storico, e 10,5 milioni di teus. E' stato un anno di crescita e consolidamento, dobbiamo continuare cosi». 

Il Presidente dell’ADSP del Mare Adriatico Centrale Rodolfo Giampieri ha dichiarato: «Ringrazio il Ministro Delrio per la sua presenza e per tenere a battesimo l’inizio dei lavori della Banchina 22, prima opera avviata dalla nuova Autorità di Sistema Portuale. Un investimento per un’infrastruttura utile ed orientata al mercato con l’obiettivo sia di un ritorno economico sugli investimenti, che per un aumento del lavoro e dell’occupazione. Nel dialogo con il Ministro abbiamo condiviso fortemente la necessità del nostro percorso sul tema della sostenibilità e del dialogo porto-città, come ulteriore strumento di sviluppo e crescita».

Nella nuova Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico, il Porto di Ancona ha incluso anche i porti di Pesaro, San Benedetto del Tronto, Pescara ed Ortona. L’integrazione con gli altri porti è stata completata in appena un mese grazie alla professionalità e alla collaborazione con i locali uffici delle Capitanerie di porto.

         

Oggetti dell’inaugurazione e della visita del ministro sono stati:

- la vasca di colmata del porto di Ancona, recentemente utilizzata per completare il dragaggio della Banchina allestimento Fincantieri, ultimato il 7 febbraio scorso;

il sito del prolungamento della Banchina rettilinea, i cui lavori saranno avviati entro la primavera per il prolungamento di 273 metri, con ulteriori 35.000 metri quadri di nuovi piazzali, per un incremento di offerta di ulteriori  140.000 TEU/anno;

il bacino della Banchina rettilinea oggi operativa, che sarà portato a 14 metri di profondità, rendendo Ancona l’unico porto in Adriatico oltre a Trieste a disporre di fondali di tali caratteristiche;

il Molo Clementino con il Porto Antico e l’area di nuovo banchinamento per le navi di più moderna concezione. Il dialogo porto-città ad Ancona è stato rilanciato con l’apertura nel 2015 dell’area del Porto Antico, immediatamente e spontaneamente divenuto luogo di aggregazione della comunità. Uno spazio ideale per sviluppare un nuovo asset turistico-culturale per sviluppare nuova economia ed occupazione.

Crescita del Porto: turismo ed economia. L’aumento delle dimensioni delle moderne navi da crociera impone una sfida importante per i porti storici italiani, come Ancona. Nel 2015 MSC crociere comunicava che con il termine del programma Rinascimento, le navi che abitualmente toccavano Ancona nella rotazione del Mediterraneo orientale sarebbero passate da 251 a 275 metri di lunghezza. In un anno, grazie al lavoro congiunto di AdSP, Capitaneria e Compagnia armatoriale è stato possibile adeguare l’infrastruttura portuale per consentire a maggio 2016 l’ingresso di MSC Sinfonia, la più grande nave passeggeri mai entrata nel porto storico di Ancona. Per consentire tuttavia al porto, alla città ed al territorio di sfruttare nuovi segmenti di mercato, come le navi passeggeri da oltre 330 metri, è stata preparata dall’AdSP un’ipotesi di sviluppo, il cui procedimento è già stato avviato, per la realizzazione di un ulteriore banchinamento polifunzionale della lunghezza di 350 metri alle spalle del Porto Antico, adatto alle navi di ultima generazione. 

La Banchina 22 viene potenziata per consentire l’operatività delle gru semoventi di recente acquisizione da parte degli operatori portuali. L’inaugurazione dei lavori avviene a 16 mesi dall’apertura del bando di gara. La banchina 22 sul Molo Sud del porto di Ancona rappresenta un asset strategico per il porto di Ancona, che in 13 mesi di lavori disporrà di un moderno accosto pienamente operativo e caratterizzato da una notevole flessibilità d’uso, a servizio dei traffici merci in contenitori e di merci varie, in crescita rispettivamente del 4% e del 6% sul 2015. L’investimento del valore di 4,3 milioni di Euro rappresenta un ulteriore sostegno alla competitività e dell’occupazione. I lavori consistono nel rafforzamento della struttura portante, che aumenterà la capacità della banchina di sostenere carichi e movimentazioni di mezzi di sollevamento di ultima generazione e merci solide di ogni tipologia.

Ancona: porta d’oriente. Ancona è il principale porto dell’Adriatico per collegamenti misti merci/passeggeri per Croazia, Albania, Grecia e Turchia. Oltre 1 milione di passeggeri internazionali/anno (circa il 20% del traffico internazionale di passeggeri su navi traghetto d’Italia) e 2,23 milioni di tonnellate di merci su traghetto. Infrastruttura strategica per connettere il Paese con alcuni dei mercati di riferimento principali (primo partner commerciale della Grecia; secondo partner commerciale dei Balcani occidentali;  tra i primi 5 Paesi partner commerciali della Turchia), e connettere il mercato comune europeo nell’ottica degli obiettivi della politica TEN-T.